Il festival Mente Locale – Visioni sul territorio si appresta a celebrare la sua decima edizione con numerose novità e tante iniziative inedite: tra queste venerdì 5 e sabato 6 maggio sono in programma a Bazzano e Bologna, per la prima volta in presenza, le proiezioni dei finalisti e la cerimonia di premiazione di Mente Locale Young, il progetto speciale dedicato agli audiovisivi prodotti nelle scuole di tutta Italia e giunto alla seconda edizione, che ha visto la candidatura di ben 150 film. Un premio speciale sarà assegnato da una giuria Young composta da 130 ragazzi delle medie e 520 delle superiori che hanno iniziato da qualche settimana le lezioni di analisi, critica ed educazione alla visione previsti nel progetto. Fino al 14 maggio sarà possibile visionare i film in concorso anche online su Openddb.
19 opere selezionate su 150 candidature, provenienti da 9 regioni e 15 città: poche cifre che riassumono le molteplici angolazioni e sfumature con cui le scuole in concorso per la seconda edizione di Mente Locale Young ci accompagneranno in un vero e proprio viaggio in Italia, dall’Alto Adige alla Sicilia, raccontando storie e realtà, trasformazioni urbanistiche e sociali, paesaggi urbani e periferie. La manifestazione si svolgerà dal 5 al 7 maggio e prevede due bellissimi matinée in cui saranno proiettati i film in gara alla presenza dei giurati professionisti, dei docenti e degli studenti delle scuole partecipanti alla giuria e al concorso: si comincia venerdì 5 maggio alle ore 9:30 al cinema di Bazzano, in provincia di Bologna, mentre sabato 6 maggio sempre dalle 9:30 si chiuderà in bellezza presso il Cinema Galliera di Bologna, con la proclamazione dei vincitori dei premi al termine della mattinata, tra i quali quelli di 500 Euro della Giuria Young, della Giuria Social e il Premio Giuria Senior del valore di 1000 Euro. Riconoscimenti in palio anche per i ragazzi e le ragazze della Giuria: saranno assegnati due premi del valore di 500€ ciascuno alle migliori recensioni per le scuole secondarie di primo e di secondo grado. A questi eventi sarà dedicata una visibilità molto importante, poiché apriranno il programma della decima edizione del festival Mente Locale – Visioni sul territorio, che quest’anno si terrà dal 5 al 14 maggio in vari comuni tra Bologna e Modena.
I film saranno valutati da un giuria professionale “Senior”, composta da Roy Menarini, critico cinematografico e professore universitario, Riccardo Palladino, filmmaker, saggista e docente, ed Enza Negroni, regista, sceneggiatrice e produttrice, e da tante giurie “Young”, di cui fanno parte gli oltre 600 studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado che stanno partecipando a un percorso formativo condotto da Roy Menarini e Riccardo Palladino, che li preparerà a giudicare i film selezionati: il corso si snoda lungo 12 ore di lezione a distanza in cui vengono affrontati i temi dell’analisi del prodotto audiovisivo, della critica cinematografica, della scrittura di una recensione, degli stili di regia, dell’inquadratura e del montaggio audio-video, per fornire ai ragazzi le competenze necessarie.
Grazie alla collaborazione con Cefla Onlus nel mese marzo il corso di formazione seguito dai giurati italiani verrà realizzato in presenza in Marocco dagli esperti formatori di Carta Bianca. I giovani giurati marocchini saranno chiamati a visionare le opere in gara, opportunamente sottotitolate, e assegneranno una menzione speciale.
Per la valutazione della giurie Young i 19 finalisti del concorso sono suddivisi in due sezioni per i rispettivi gradi di istruzione. Gli argomenti dei film spaziano da approfondimenti su monumenti, vicende del passato, antiche usanze, excursus sulle bellezze e le eccellenze della zona, denuncia di problemi dell’attualità, focus sulla trasformazione storica di paesaggi e comunità. La Scuola Primaria Mader di Bologna con il corto “La leggenda della Torre degli Asinelli” ci porta a scoprire il monumento simbolo del capoluogo emiliano attraverso un antico mito popolare; “I bozzoli di Beppe” della Scuola Secondaria Cordero di Mondovì (Cuneo) racconta invece della coltivazione dei gelsi e dell’allevamento dei bachi nelle campagne piemontesi; con “Pechéte: Villa Beatrice” della Scuola Secondaria “D. Pegoraro” di Sant’Elena entriamo all’interno di un antico monastero benedettino per carpirne i segreti e il passato. Se siete appassionati di storia non dovete invece perdere “C’erano una volta le mondine” dell’Istituto Tecnico “G. Omar” di Novara, che narra di un’importante vicenda di ribellione contro il fascismo avvenuta nelle cascine novaresi; il Liceo Artistico “A. Passaglia” di Lucca riflette invece su un paesaggio segnato da profonde contraddizioni con “Nature”, mentre il corto “DeviAzione” dell’Istituto Agrario “A. Serpieri” di Bologna ci riporta al paesaggio rurale e all’uso delle acque dei secoli passati. Il film “Un fiume: corteo e canto di comunità” dell’Istituto “G. Salvemini” di Casalecchio di Reno (Bologna) parla della storia di un altro importante fiume del bolognese e della comunità nata e cresciuta sulle sue rive, il Reno. Ma c’è anche la possibilità di spostarsi più a nord e di conoscere meglio il Trentino-Alto Adige con l’ironica commistione tra fiction e documentario dal titolo “In breve: l’Alto Adige”, realizzata dal Liceo Artistico “G. Pascoli” di Bolzano. Il concorso dedica inoltre ampio spazio all’attualità con diverse opere incentrate su problematiche odierne: “Vanessa e le visioni fuori luogo” dell’Istituto “Mons. A. Bello” di Molfetta (Bari) racconta dei silenzi di una periferia tra immaginario e reale, mentre “La nostra città: Torino” dell’Istituto Bodoni Paravia mostra la situazione di alcuni quartieri del capoluogo piemontese. Disagio sociale e assenza di luoghi di aggregazione sono anche al centro del documentario “Periferie” del Liceo Artistico “A. Musco”, e anche l’Istituto “G. Galilei” – “R. Luxemburg” di Milano si interroga sulla vita giovanile nei quartieri ai margini e sul suo significato in “La zona”. E nella pianura padana invece? Qual è la routine degli adolescenti? Vivono gli stessi dubbi e preoccupazioni? Provano a dare risposta a queste domande gli studenti dell’Istituto “A. Paradisi” di Vignola con “La mia vita nella tua”. Altre esperienze, vicende, percorsi che si connettono anche nel lungo “Frammenti” dell’Istituto “D. Bramante” di Roma, ambientato invece nella periferia di Tufello. “Spinaceto: pensavo peggio” diceva Nanni Moretti in un famoso film, e la sua espressione diventa il titolo del documentario del Liceo Classico “Plauto” di Roma: i ragazzi indagano se sia cambiato qualcosa da quella desolante estate romana del 1993. Anche la trasformazione del territorio viene esplorata da due interessanti opere: “Discoperte” dell’Istituto “G. Salvemini” di Fasano (Brescia) è un reportage sul divertimento e il destino delle discoteche dagli anni ’90 ad oggi; “…E siamo andati in fabbrica. Dal sud alla Torino della grande trasformazione industriale” dell’Istituto “A. Avogadro” di Torino narra la storia delle migrazioni durante il boom economico. Di storia ma anche di pandemia tratta invece “Liberaci” del Liceo Artistico “N. Valentini” di Monza, che unisce la vicenda narrata su un vecchio spartito rinvenuto in una Villa Storica e la lotta contro il nuovo nemico invisibile. Non poteva infine mancare il tema della guerra e dei totalitarismi con “8391” dell’Istituto “L. Da Vinci” di Carate Brianza (Monza), un parallelo storico di situazioni di distruzione e morte che coinvolgono bambini e che continuano tristemente a ripetersi ancora oggi.
Sul sito del Festival Mente Locale, è possibile trovare tutte le informazioni dettagliate sui premi assegnati e sui film, con le rispettive sinossi.